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  • I vantaggi economici degli investimenti in sicurezza

    Perchè la spesa in sicurezza non può considerarsi un costo?


    • Il miglioramento della sicurezza sul lavoro, oltre a rappresentare un dovere etico-morale e un obbligo normativo, ha un impatto positivo per l’azienda anche dal punto dal punto di vista economico: ridurre la possibilità e la gravità di un infortunio, rappresenta infatti un vantaggio nell’eventualità di risarcimenti, indennizzi, spese legali, sanzioni.

    • Dal punto di vista organizzativo, prevenire o ridurre l’impatto di un infortunio rappresenta un vantaggio considerando possibili interruzioni della produzione, danni a macchinari, sostituzione del dipendente, possibili danni all’immagine e alla reputazione dell’azienda.

    • L’adozione di strumenti di rilevazione delle emergenze di tipo “uomo a terra”, consente inoltre vantaggi fiscali e assicurativi, come la riduzione degli importi del premio assicurativo INAIL (ottenibile tramite il modello OT 23 dello stesso istituto).

    Secondo uno studio condotto da Issa (International Social Security Association), investire in sicurezza garantisce un ritorno economico vantaggioso su tutti i fronti: a livello globale Issa stima un Return on Prevention medio pari a 2,2, vale a dire che per ogni euro investito in sicurezza si determina un beneficio quantificabile in 2,2 euro per l’azienda.

    I costi per la sicurezza sul lavoro vanno quindi considerati investimenti che avranno, a tutti i livelli, un impatto positivo nel medio/lungo periodo per le imprese di qualsiasi dimensione.

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