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  • Lavoratore isolato

    Definizione


    Un lavoratore isolato o solitario è un lavoratore che opera da solo, senza la supervisione diretta di altri lavoratori e senza la possibilità di chiedere aiuto rapidamente in caso di bisogno.

    Il lavoro isolato riguarda anche i lavoratori che operano in solitudine per una parte del tempo di lavoro o che non sono in condizione di totale solitudine, ma che si trovano contesti in cui può essere difficile comunicare uno stato di pericolo o un'emergenza in corso.

    Il lavoro isolato, o lavoro solitario, è una condizione che riguarda un elevato numero di lavoratori impiegati in diversi settori aziendali. Impegnati in una sede fissa, nei locali dell'azienda o all'esterno, in orari notturni o diurni, oppure in mobilità, sono accomunati da una condizione di isolamento da altre persone, colleghi o referenti aziendali. Questa condizione costituisce un rischio potenziale elevato e il datore di lavoro ha il compito di adottare le misure necessarie per limitare i possibili incidenti e garantire la sicurezza sul lavoro delle persone impegnate quotidianamente in attività svolte in solitudine.

    Riferimenti normativi


    Il lavoro isolato non è una fattispecie esplicitamente regolamentata nella normativa nazionale; tuttavia è possibile rintracciare nella giurisprudenza principi e indicazioni volte a disciplinare questo specifico ambito della sicurezza del lavoro.

    D.M. 388/2003
    Il riferimento normativo principale per la gestione del lavoro isolato è Il Decreto Ministeriale del 15 luglio 2003, n. 388 (Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626).

    Il D.M. 388 del 15 luglio 2003 è stato interamente richiamato all’art. 45, comma 1 e 2, del D. Lgs. 81/2008.

    Il D.M. 388/2003 disciplina le modalità di organizzazione del pronto soccorso, specificando le attrezzature minime di equipaggiamento e di protezione individuale che il datore di lavoro deve mettere a disposizione degli addetti. Secondo le disposizioni dell'Art.2 del Decreto, dedicato all'Organizzazione del pronto soccorso aziendale, il datore di lavoro deve garantire, tra le attrezzature: "un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale".

    Il solo telefono cellulare in dotazione al dipendendente può essere considerato un mezzo di comunicazione idoneo? Nelle situazioni di emergenza dovute a malore improvviso o perdita di coscienza di un lavoratore che si trova da solo,  impossibilitato ad effettuare anche solo una semplice telefonata, lo smartphone non risulta sufficietne ad allertare i soccorsi.

    Art. 2087 c.c.
    Ulteriore riferimento normativo è l’ articolo 2087 c.c. che, secondo il principio della massima sicurezza tecnologicamente possibile, impone al datore di lavoro di adottare le soluzioni e le misure antinfortunistiche secondo la tecnologia del momento. L'articolo del Codice Civile contiene un principio generale,  la cui applicazione è demandata alla legislazione in materia di prevenzione e di protezione degli infortuni sul lavoro: la norma infatti impone di adottare tutte le misure necessarie e al momento disponibili, indipendentemente dal fatto che siano esplicitamente prescritte dalla norma di legge. Il datore di lavoro è tenuto pertanto a seguire il progresso tecnologico e a dotare le attrezzature dei più sicuri presidi antinfortunistici, aggiornati alle tecnologie più recenti.

    D. Lgs. 81/2008
    Altrimenti noto come "Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro" o TUS o TUSL, contiene tutta la disciplina in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, definisce le disposizioni in materia penale, regolamenta l'uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, definisce i criteri per la corretta analisi e valutazione dei rischi.


    Esempi di lavoratori isolati



    • un tecnico di pronto intervento per servizi di pubblica utilità (energia elettrica, gas, acqua, ecc.)
    • un autista di camion che lavora da solo su lunghe distanze;
    • un addetto alla pulizia che lavora da solo in un edificio vuoto;
    • un agricoltore che lavora da solo in un campo remoto;
    • un tecnico che lavora da solo in una centrale elettrica o in una stazione di pompaggio;
    • un addetto alla manutenzione che lavora da solo in una zona industriale isolata o presso il domicilio degli utenti;
    • un guardiano notturno che lavora da solo in un edificio o in un’area esterna;
    • un fotografo che lavora da solo in luoghi remoti o pericolosi;
    • un artigiano che lavora da solo in un laboratorio o in una bottega;
    • un ricercatore che lavora da solo in un laboratorio o in una biblioteca;
    • un commesso di bar o negozio;
    • un farmacista o un sanitario durante il turno notturno;
    • un tecnico che lavora da solo su una torre di trasmissione o su una linea elettrica;
    • un vigilante addetto alla ronda notturna;
    • un trasportatore o un addetto alle consegne;
    • un libero professionista;
    • una addetto ai servizi di ristorazione o turistico-alberghieri

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